Grigliatore ad Albenga

E così, in una seduta notturna del Consiglio Comunale, è passato, quasi in sordina, un altro discutibilissimo progetto dell'attuale Giunta che ha dato il via libera alla costruzione di un ingombrante (in tutti i sensi) grigliatore sul Viale Che Guevara.

Ancora una volta questioni di soldi, in questo caso l'imminente multa che l'Europa ci avrebbe comminato in caso di inadempienza, hanno fatto prendere all'Amministrazione comunale decisioni affrettate e a dir poco controproducenti per una Città che sta affrontando da tempo mille difficoltà .

Dopo un PUC approvato in volata, un progetto incompleto per il Polo scolastico (http://www.scuoleinnovative.it/scuola/comune-albenga/), ci troviamo un'altra "scelta obbligata" per il grigliatore .

Se l'attuale Amministrazione è arrivata, per questo motivo, ad approvare un progetto che, ne siamo sicuri, non piace nemmeno a loro, l'opposizione cosa fa?

Dimenticando che la questione depuratore va avanti da parecchi anni e non è certo figlia di una sola Giunta, senza essersi opposta al progetto con troppa convinzione, prontamente si sfila da ogni responsabilità, puntando il dito contro presunti colpevoli dei quali stila pubblicamente nomi e cognomi. Arriva addirittura ad individuare una mancata sorveglianza dell'operato della Provincia, scordando di averci avuto un ruolo non troppo tempo fa, quando già di depuratore si parlava, e di avere ancora oggi una non poco influente affinità politica con chi ha fatto la scelta dell'ubicazione del grigliatore.

Il Comitato territoriale, per sua natura, non si schiera mai a favore o contro un determinato gruppo politico perché persegue obiettivi per il benessere di tutto il territorio e collabora con chi ha la volontà di portare a termine progetti utili ed intelligenti.

Anche questa volta non avremmo voluto rispondere alle provocazioni puramente politiche diffuse recentemente ma, chiamati così apertamente in causa, non possiamo esimerci dal farlo, per rispetto di chi ci ha sostenuto e ci sostiene nel nostro lavoro.

Il Comitato territoriale che coordina i Comitati di frazione e di zona, non si è occupato della "questione depuratore" solo in quest'ultimo periodo, contrastando, per voce del Comitato di San Giorgio il progetto approvato, ma ha vissuto per anni il problema della depurazione con i cittadini, costretti a lungo persino a sborsare in bolletta una tassa per un servizio inesistente. Ha persino proposto soluzioni alternative che non sono state prese in considerazione. Avessimo il potere che, per comodità, ci viene attribuito, Albenga non avrebbe certo dovuto attendere fino al 2016 il sacrosanto diritto di avere un depuratore, per poi ridursi ad una non-soluzione presa in tutta fretta. Una non-soluzione che, oltre al danno, ha pronta anche la beffa: si, perché non prevede il recupero delle acque reflue, precludendo, così, alle Città di Albenga e Ceriale, di poter provare a respingere il cuneo salino.

No, purtroppo non abbiamo tutto questo potere, lo avessimo avuto Albenga non si sarebbe trovata, dopo anni di sterili discussioni e finte riunioni con i cittadini, a subire un PUC che si è limitato a prevedere un nuovo ed inutile consumo di suolo fertile senza trovare una definitiva e lungimirante soluzione al problema della depurazione.

Noi possiamo solo continuare a segnalare le problematiche che soffocano la Città e a proporre, a chi ci vuole ascoltare abbandonando le logiche di una politica ormai malata, soluzioni e progetti mirati al benessere di tutti.

Infine, diciamo a chi rispolvera la questione del forno crematorio per avanzare ipotesi di mancata obiettività del Comitato territoriale nell'affrontare i problemi della Città, che le due situazioni non sono nemmeno paragonabili, visto che, per il forno crematorio si parlava solo di pura privatizzazione dei servizi cimiteriali che avrebbe favorito l'interesse di pochi, mettendo ulteriormente a rischio la salute della nostra Piana.

Il depuratore, invece, è un nostro sacrosanto diritto che, però, non avrebbe dovuto essere reso in un modo cosi sbagliato.

Non ci facciamo certo fermare da questi tristi tentativi di addossarci presunte colpe, il nostro territorio merita di essere sostenuto e noi ce la metteremo tutta.

 

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